Riprendersi la vita con la bellezza e un sorriso

Riprendersi la vita con la bellezza e un sorriso

di Anna Paola Mossetto

 

Grande interesse, partecipazione e anche commozione ha suscitato la serata “Riprendersi la vita con la bellezza e un sorriso”, organizzata il 23 febbraio 2024 presso il circolo Ronchiverdi a Torino dal Lions Club Torino Crocetta Duca d’Aosta in collaborazione con i Lions Club Torino I Cavalieri, Torino Cittadella Ducale, Torino Europa, Torino Solferino e Torino Taurasia per consolidare il service “Estetica oncologica”.

L’appuntamento è stato finalizzato a rilanciare l’importante sinergia realizzata da alcuni anni con ACTO Piemonte (Alleanza contro il Tumore ovarico e i tumori ginecologici), presieduta dalla Dottoressa Elisa Picardo, un’associazione di volontariato che opera in Piemonte e in particolare presso l’Ospedale Sant’Anna – AOU Città della Salute e della Scienza di Torino.

La serata è stata incentrata sulle relazioni di due specialisti nel campo dell’oncologia femminile: il dottor Pietro Ferrando, chirurgo plastico, specializzato nella ricostruzione mammaria post intervento oncologico e la dottoressa Picardo, ginecologa, fautrice della Terapia Oncologica Integrata “Curare oltre le Cure” per il benessere psicofisico delle pazienti sottoposte a chemioterapia. Entrambi i relatori hanno illustrato con ampie documentazioni fotografiche i notevoli progressi nel campo della chirurgia estetica e altri interventi possibili per aiutare le pazienti a ritrovare quelle abilità e quella serenità necessarie a superare la patologia e le terapie conseguenti.

Si è trattato di un incontro preparatorio all’inaugurazione di un locale presso l’Ospedale Sant’Anna di Torino adibito a trattamenti gratuiti per il riequilibrio di epidermide, capelli e unghie nelle pazienti oncologiche. Ricordiamo che, ad oggi, le sedi ospedaliere in Italia presso le quali sono state aperte “stanze del benessere” come quella di Torino si contano sulle dita di una mano.

La collaborazione fattiva e la solida coesione d’intenti hanno contribuito alla riuscita di questo service che, dopo aver superato le difficoltà della pandemia, per due anni fortemente impattante nel contesto ospedaliero, è ora frenato da lavori edilizi in corso nell’ospedale stesso, ma si prospetta di grande utilità a vantaggio delle donne che soffrono per una patologia fra le più gravi e invalidanti sotto l’aspetto psicofisico.

Si tratta ora di proseguire nello sviluppo di un progetto dove i Lions non mancheranno di continuare ad apporre fattivamente il proprio luminoso motto “We serve”.