Il 13 novembre, in occasione della festa della Polizia, è stata inaugurata la sala di ascolto delle donne vittime di violenza di genere, creata presso la sede della Polizia Locale di Torino (via Bologna, 74), grazie al contributo congiunto del Distretto 108 Ia1, del Lions Club Canavese Centro e del Lions Club Orbassano.
Il locale preesisteva ma grazie all’azione dei Lions è stato completamente rinnovato con nuovo mobilio e accessori oltre a una serie di evoluti sistemi di registrazione audio e video poiché tutti gli incontri con le utenti sono soggetti di registrazione a norma di legge in quanto i fatti esposti potrebbero avere rilevanza penale.
La struttura tiene conto che le utenti possono essere accompagnate da figli piccoli e per questo nello stesso locale è a disposizione materiale d’intrattenimento.
Migliorano la qualità della sala un grande murale prodotto dal Primo Liceo Artistico di Torino, tappeti, piante e soprammobili con lo scopo di comporre un ambiente accogliente, in grado di trasmettere un messaggio positivo, premessa fondamentale per l’ascolto di problematiche complesse.
L’occasione per l’inaugurazione della sala è stato il 220° anniversario dalla fondazione della Polizia Municipale, divenuta nel tempo “Locale” e il 20° anno di attività del Nucleo di Prossimità, espressamente rivolto alla gestione di questo grave problema.
La festa è iniziata al mattino con una cerimonia formale al Teatro Carignano dove sono intervenute numerose autorità cittadine. Alle 14:30 con un protocollo più sobrio, nonostante la moltitudine
di ospiti, alla presenza dei vertici del corpo con il comandante generale Roberto Mangiardi, il comandante del Nucleo Elvis Costagliola di Polidoro e l’assessore competente Giovanna Pentenero, unitamente all’immediato Past Governatore del Distretto Lions 108-Ia1 Carlo Ferraris e alle delegazioni dei due club sponsor, è stata inaugurata la sala con la scopertura della targa a ricordo del ruolo avuto dal Lions in questa realizzazione.
La sala, entrata immediatamente in funzione, è a disposizione dell’intero territorio della Città Metropolitana e di conseguenza anche del Canavese e del Pinerolese, con l’augurio che possa quantomeno lenire il fenomeno, perché i dati emersi dall’analisi dell’azione del Nucleo di Prossimità sono impressionanti: 1200 interventi dall’inizio dell’anno. Le azioni sono rivolte a un settore particolarmente delicato della vita civile perché le donne minacciate sono solitamente soggetti in stato di estrema debolezza, il più delle volte appartenenti a fasce sociali disagiate e in stato d’inferiorità, quantomeno psicologica, rispetto a coloro i quali le tengono sotto scacco con l’arma della pressione psicologica e del ricatto, quasi sempre portato sui figli.
“Questa è un’azione palliativa utile a lenire una situazione grave derivante da profondi retaggi culturali che conducono certi uomini a considerare le loro donne, mogli o compagne che siano, loro proprietà esclusiva scaricando si di esse tutte le loro frustrazioni”, spiega il comandante Costagliola di Polidoro; e continua: “l’azione principale va fatta sulle scuole dove agisce un nostro gruppo specializzato in grado di investire sulle giovani generazioni sperando che nel tempo si possa finalmente giungere a una reale la parità di genere relegando il fenomeno delle violenze sulle donne alla marginalità dei casi giudiziari”.