di Giacomo Spiller
Per le celebrazioni dei primi 50 anni del Lions Club Alto Canavese il presidente Pietro Tomaino ha organizzato una trasferta a Roma con più di 50 partecipanti tra soci e loro familiari. Martedì 23 aprile, grazie all’interessamento del socio Gen. Guglielmo Luigi Miglietta, attualmente alla guida delle forze NATO, la delegazione del club è stata accolta all’interno del Palazzo del Quirinale dal tenente colonnello Alessandro Ciccarese, appositamente giunto dall’Olanda, che ha accompagnato il gruppo lungo una visita guidata che ha permesso di ammirare opere d’arte e documenti di grande valenza storica, quali una copia originale della Costituzione Italiana e le schede del Referendum Monarchia – Repubblica. È stato fatto consegnare al Presidente Mattarella un guidoncino del cinquantennale del club e una copia del libro “Ceramiche di Castellamonte” realizzato dalla socia Sandra Baruzzi, oltre a un’opera del ceramista Roberto Perino raffigurante la Rotonda Antonelliana.
Il giorno successivo, grazie all’intervento del socio Cardinal Arrigo Miglio, la folta compagnia canavesana ha potuto assistere in piazza San Pietro all’udienza pubblica del Santo Padre e il presidente Tomaino, insieme alla moglie Angela, ha potuto incontrare personalmente Papa Francesco per consegnargli il guidoncino del club e una copia del libro realizzato dagli alunni delle scuole canavese, ancora in distribuzione, il cui ricavato sarà interamente devoluto alla Croce Rossa di Rivarolo Canavese. Al Santo Padre è stato altresì donato un piatto in ceramica realizzato dal socio Roberto Perino raffigurante la “Madonna del Nespolo” e una copia del disegno vincitore del concorso “Un Poster per la pace” dell’alunna Sofia Caretto di Cuorgnè.
La trasferta è proseguita con la visita tra l’altro ai Musei Vaticani e ai Fori Imperiali, per concludersi con una serata di incontro e confronto con il Lions Club Roma ed il suo presidente Federico Berti al quale è stato omaggiato un pezzo unico della ceramista Sandra Baruzzi.
Il bilancio del soggiorno romano è stato molto positivo perché i soci hanno potuto consolidare ulteriormente il loro spirito di gruppo e di servizio, inoltre hanno avuto soprattutto la possibilità di ascoltare e far tesoro delle parole pronunciate dal Santo Padre: “Il bene ha bisogno di gentilezza. La superbia nasce da una presenza ingombrante del nostro io. La superbia è un veleno potente che ne basta una goccia per rovinare quanto c’è di bene. Apriamo il cuore allo Spirito Santo che risveglia la speranza in noi. Un cuore indurito Dio lo intenerisce con il suo amore”.